L’Edificio
La Rocca di Ravaldino, conosciuta anche come la Rocca di Caterina Sforza, costituisce per tutto il Medioevo uno dei luoghi deputati alla difesa di Forlì. Nel 1471, Pino III Ordelaffi commissiona all’architetto Giorgio Marchesi Fiorentino le fortificazioni ancora esistenti. Nel 1481, su volontà del nuovo Signore di Forlì, Girolamo Riario viene costruita la cosiddetta “Cittadella”, a pianta quadrilatera, nata per ospitare forti contingentamenti di truppe. Nel 1496 Caterina Sforza, vedova di Girolamo Riario, promuove la realizzazione di una palazzina residenziale, detta “Il Paradiso” per l’aspetto sontuoso. Lo sviluppo dell’artiglieria e il radicale cambiamento degli assetti politici italiani determinano l’inarrestabile degrado della Rocca, adibita a carcere alla fine del XIX secolo. Nel lato sud della Rocca è ancora visibile un grande stemma dei Borgia, proprio nel punto in cui nel 1500 Cesare Borgia fece praticare la breccia che gli consentì di espugnare la fortezza difesa da Caterina Sforza.
Caterina Sforza
Figlia del Duca di Milano Galeazzo Maria Sforza, Caterina giovanissima viene data in sposa a Girolamo Riario, nipote di papa Sisto IV. Dopo la morte del marito, caduto vittima di una congiura, e dopo un inconfessabile amore per il giovane scudiero Giacomo Feo, anch’egli ucciso, Caterina sposa Giovanni de’ Medici, detto il Popolano, dando vita, grazie al figlio che passerà alla storia come Giovanni dalle Bande Nere, al ramo dei Granduchi di Toscana.
Cesare Borgia, duca Valentino e figlio del Papa Alessandro VI, nel suo disegno politico di conquista della Romagna, nel dicembre 1499 cinge d’assedio la Rocca difesa da Caterina Sforza e la conquista il 12 gennaio del 1500.
Caterina Sforza trascorre gli ultimi anni di vita a Firenze dove si dedica all’educazione del figlio e alla raccolta di ricette mediche, cosmetiche ed erboristiche. Muore nel 1509.