MARRADI

Le vie di Dante sono percorsi unici, immersi nella storia, nell’arte, nella natura, che si snodano tra Firenze e Ravenna alla riscoperta del viaggio compiuto dal Sommo Poeta.

Di Forlì città dantesca, sono significative sia le citazioni contenute nella Divina Commedia riferite a luoghi, fatti e personaggi forlivesi, sia le innumerevoli testimonianze disseminate nel tessuto urbano, nella biblioteca civica e nei musei. Questo perché Forlì, città ghibellina degli Ordelaffi, fra il 1302 e il 1313, ospitò in varie occasioni l’esule Poeta.

L’itinerario forlivese sulle tracce di Dante inizia da Porta Schiavonia, dove giungevano quanti provenivano dalla Toscana attraverso la strada che collega tuttora Forlì a Firenze e percorre la vallata dell’Acquacheta (oggi Montone) e il passo del Muraglione. Sulla facciata dell’edificio sito in angolo tra viale Bologna e via Firenze una lapide riporta i versi di Dante dedicati al fiume Montone che scorre pochi metri più sotto.

Nelle vicinanze, in via Piero Maroncelli, una lapide sul Palazzo Paolucci de Calboli riporta le terzine dantesche relative al ricordo di Ranieri de Calboli.

In direzione Corso Garibaldi si giunge al Museo Civico di Palazzo Romagnoli che conserva un pregevole medaglione con Ritratto di Dante Alighieri, opera di Bernardino Boifava.

Tornando su Corso Garibaldi si incontra Palazzo Albicini sul prospetto del quale una lapide ricorda l’ospitalità data a Dante dalla potente famiglia Ordelaffi.

Proseguendo verso il centro storico si sfocia nella magnifica Piazza Saffi. Qui, alla base del campanile dell’Abbazia di San Mercuriale, una lapide richiama il sanguinoso mucchio (1282) citato da Dante nell’Inferno, la famosa strage dei francesi al soldo di Martino IV ad opera di Guido da Montefeltro, capitano dei Ghibellini forlivesi.

La Biblioteca Civica Aurelio Saffi conserva una fondamentale Sezione dantesca in cui sono conservati oltre mille volumi che vanno dalla fine del Quattrocento fino ai giorni nostri. Tra le opere più significative figura una pergamena miniata del XV° secolo.